GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
Venerdì 08 marzo 2019
8 marzo 2019
La ricorrenza dell’8 marzo, dichiarata
Giornata Internazionale della donna dalle Nazioni Unite, deve costituire, come
suggerito dalla dichiarazione dell’Internazionale Socialista, un momento di
riflessione sulle battaglie che coraggiosamente le donne hanno sostenuto in
passato per l’uguaglianza di genere e offrire l’occasione per un’assunzione di
impegno a sostegno della rivendicazione della
parità dei diritti.
Il Partito dei Socialisti e dei
Democratici, che dell’Internazionale Socialista è membro, non si sottrae
innanzitutto al ricordo di tutte le donne che si sono battute per il
raggiungimento della parità giuridica e per far sì che il nostro paese
divenisse un paese migliore. Ovunque, e anche da noi, è stato incalcolabile
infatti, parafrasando la dichiarazione, il contributo che le donne hanno dato alle
loro famiglie e alla loro comunità sul piano economico e sociale. Ciononostante esistono a livello
globale e regionale squilibri di potere che sono alla base delle
discriminazioni e dello sfruttamento e che l’Organizzazione delle Nazioni Unite
si propone di superare fissando negli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, il
raggiungimento della piena parità dei sessi entro il 2030. Come sostiene il
Segretario Gutierrez, un mondo dove non esiste disuguaglianza è un mondo
migliore per tutti.
In adesione alle dichiarazioni degli
organismi internazionali, il Partito dei Socialisti e dei Democratici si
impegna a far sì che anche nel nostro paese le opportunità di crescita, di
sviluppo, di potere siano identiche per tutti i suoi cittadini, senza
distinzione di genere: in un futuro che si presenta dominato dalla tecnologia,
sarà certamente determinante aiutare le donne a realizzare il loro potenziale
personale; ma sarà altresì fondamentale conservare e potenziare il sistema di
protezione sociale, che possa contribuire a sostenere la partecipazione attiva
dei cittadini di entrambi i sessi alla vita sociale economica e politica.
La battaglia da vincere è innanzitutto
culturale e non è affatto scontato che il miglioramento della condizione della
donna sia un processo con il pilota automatico, irreversibile: molte delle
pulsioni populiste e nostalgiche di un passato sicuro e glorioso, hanno come
sottofondo più o meno consapevole che i ruoli maschio-femmina siano
predeterminati e che la confusione della società attuale sia da ascrivere anche
all’avanzamento della lotta per la parità tra i sessi: costoro, i sovranisti,
sostengono che la cultura sia una quella tradizionale, quella propria, quella
che esclude o non tollera le diversità. Una delle diversità rispetto al tempo
che fu e che vogliono combattere è quella della uguaglianza per cui le donne
hanno lottato negli ultimi decenni.
Per il PSD la difesa dei diritti ha a
che fare con la dignità degli esseri umani in quanto tali e la condizione
dell’essere umano donna non può derogare dal suddetto principio, ora a maggior
ragione, in un momento in cui guardare al passato pare la soluzione ai problemi
presenti.
L’Ufficio
Stampa del PSD