Commissariamento di Asset, blocco dei pagamenti della stessa,
esautorazione del CdA di Cassa, nomina del Presidente rinviato a giudizio,
dimissioni del Presidente, fuga della liquidità bancaria, fondi pensione a
rischio, mobilitazione annunciata delle forze sociali, rischi per i risparmi
dei sammarinesi, disagi per i correntisti di Asset.
È riassumibile in questo l’attività sul settore bancario
degli ultimi mesi, è un bollettino di guerra ed è di responsabilità
dell’attuale maggioranza, tutto ciò è avvenuto con il placet di Adesso.sm.
Provate a trovare durante questa legislatura un titolo positivo, di
prospettiva, riguardante uno sviluppo concreto: non una sola notizia che dia
conto di un cambiamento in positivo.
Ogni singolo aspetto del settore bancario e finanziario può
essere rappresentato da attributi negativi.
Non una sola n notizia positiva, solo la supposta creazione
di un fantomatico hub finanziario di cui non c’è traccia, e che cozza
totalmente con la realtà.
Un modo di agire sconsiderato quello del governo, prendiamo
il caso Asset ad esempio: dopo anni dall’uscita dalle black list, finita
l’emergenza, si doveva fare di tutto, pur in presenza di problemi degni di un
commissariamento, per non far ricadere i costi sulla reputazione del sistema
finanziario, sulla raccolta bancaria, in definitiva sui risparmiatori.
Si doveva gestire il tutto in punta di piedi, con grandissima
sensibilità e delicatezza: tutto il contrario. Viene deciso il
commissariamento, non si corre al riparo subito con il blocco dei pagamenti, si
permette che escano da Asset 60 milioni in soli 75 giorni di commissariamento
per poi prendere solo a buoi fuggiti di chiudere i recinti. Non solo, a due
giorni dal blocco ancora non è stato emesso il provvedimento per permettere una
operatività, benché limitata, sui conti correnti, carte di credito, pagamento
degli stupendi.
Ci chiediamo se di tutto questo avete ancora il coraggio di
addossare responsabilità al vecchio governo; di tutto ciò la colpa è
dell’attuale governo e di Banca Centrale, alla quale evidentemente non
interessa nulla del sistema e dei risparmi dei cittadini.
Il commissariamento peraltro, a ormai 3 mesi dal suo inizio,
non trova ancora una ragione. Le cause quindi ancora non sono chiare, gli
effetti invece sono sotto gli occhi di tutti. Che fine farà Asset e i risparmi
dei sammarinesi? Come mai non è stata data risposta alla provocatoria
affermazione del Segretario della CSDL Tamagnini che finirà assorbita da Cassa
di Risparmio, ovvero la banca di stato? Cui prodest? Perché far in sostanza
fallire una banca per poi assorbirla con risorse pubbliche?
Ci si rende conto o no che questo modo scellerato di condurre
il paese lo sta rendendo più povero e vulnerabile a possibili attacchi
speculatori? Che in questo contesto di sfiducia si sta facendo paradossalmente
la fortuna degli sportelli bancari di Cerasolo? Per ora le risorse stanno solo
uscendo dal sistema e i patrimoni delle banche diminuendo, sembra che tutto ciò
veramente serva a convincere della necessità di trovare un salvatore per il
sistema bancario. Noi non ci caschiamo, l’unico salvatore che serve è qualcuno
nella maggioranza che apra gli occhi si accorga dello scempio che si sta
facendo, la cui responsabilità ricade su chi comanda oggi.
San Marino, 10 Maggio 2017 L’Ufficio
Stampa del PSD