Quale destino per Asset e i suoi correntisti?
Giovedì 27 aprile 2017
Benché la modalità sia sicuramente non ortodossa, si viene a
conoscenza dal sito Giornale.sm di una comunicazione riservata tra gli
ex-commissari di Asset e Banca Centrale che svela una imbarazzante situazione:
le motivazioni del commissariamento erano da ricercare dopo aver proceduto al
commissariamento stesso.
La vicenda è evidentemente da indagare sotto tutti i profili,
compreso quello legale.
Al PSD interessa però l’aspetto di tutela del sistema e della
protezione dei risparmi dei sammarinesi: il governo non può rimanere in un
silenzio trincerandosi dietro la giustificazione della riservatezza dei dati e
della vigilanza: ormai sono saltate entrambe. E soprattutto la responsabilità
politica è del governo attuale visto che il commissariamento è intervenuto
nella presente legislatura.
Sono quindi Adesso.sm e l’esecutivo a dover rendere conto
delle scelte e soprattutto delle loro conseguenze, ovvero lo smarrimento dei
risparmiatori, la non chiarezza sul futuro di una delle banche (essendone
rimaste solo sei, ognuna è fondamentale), addirittura il dubbio se la banca
potrà sopravvivere o meno.
Già dal giorno del commissariamento emergevano domande sul perché
del commissariamento, sul perché non si è proceduto al blocco dei pagamenti, quale
strategia di gestione commissariale, che indirizzo ha dato il governo? etc
Alla luce del documento dei Commissari pubblicato ieri tali
domande diventano ancora più impellenti e richiedono la trasparenza di cui si
riempie la bocca il Governo, soprattutto rispetto alla volontà dell’esecutivo
di porre tutti gli interventi utili al fine di restituire quella fiducia di cui
hanno bisogno i correntisti per evitare una emorragia che rischia di diventare
letale, anche considerando che in quell’istituto ha in pancia diversi milioni
di euro dei fondi pensione. Inoltre l’attenzione che il PSD in questo caso
dedica ad Asset viste le circostanze, la dedichiamo a tutto il sistema
bancario, che continua a perdere liquidità come dimostrano i dati forniti da
Banca Centrale e quelli della Segreteria Finanze.
Nel momento stesso in cui la maggioranza vaticina un futuro
di hub finanziario, siamo sull’orlo del baratro e non si compiono atti concreti
utili a determinare sicurezza e tranquillità basate, a nulla valgono le vuote
dichiarazioni di principio come quella odierna del Segretario alle Finanze. Servono
scelte politiche non conflittuali ma di prospettiva e di tutela del sistema. Al
contrario le azioni fin qui adottate sono punitive come quella del
commissariamento, non ancora giustificato, di Asset.
San Marino, 27 Aprile 2017 L’Ufficio
Stampa del PSD