Martedì scorso il Consiglio Regionale delle Marche
ha dato il via libera all’Accordo di collaborazione con San Marino in
campo sanitario e socio-sanitario.
Nel Consiglio Grande e Generale che si aprirà lunedì, al comma 12 è inserita la Ratifica dello stesso Accordo,
sottoscritto in Repubblica il 29 aprile scorso.
E’ la conclusione di un iter intenso per la regolamentazione sullo
scambio reciproco di prestazioni
sanitarie tra le aziende marchigiane e l’ISS. Un accordo che oltre a rendere
più snella l’assistenza sanitaria ai lavoratori frontalieri sarà molto utile
agli abitanti dei comuni limitrofi. tra cui statisticamente Montegrimano è
quello che maggiormente utilizza i servizi ISS.
Un utilizzo che la stessa Regione Marche, nel corso del dibattito
di martedì scorso, ha quantificato in flusso economico: “La mobilità passiva
dei marchigiani verso strutture sammarinesi si aggira intorno ai 300 mila euro
all’anno, mentre quella attiva nei confronti del Titano è di circa 50 mila
euro; sei volte inferiore”.
La Regione Marche, quindi, ha approvato la ratifica e nel prossimo
C. G. G. toccherà a San Marino.
Il PSD plaude alla positiva conclusione di una trattativa che non
è stata facile.
Una trattativa che in sé non fa grande clamore, essendo parte
cogente di una nutrita serie di altri accordi, utili per l’inserimento della
nostra Sanità nella rete delle Aree Vaste confinanti.
Quello che fa “rumore” sono alcuni contenuti affiorati nel corso del
dibattito consigliare regionale. Fortemente contrari sono stati i consiglieri
del Movimento 5 stelle e del Gruppo misto, la Lega si è astenuta.
La motivazione più gettonata dell’opposizione: “L’accordo
provocherà una maggiore mobilità di nostri corregionali verso San Marino perchè
può contare su una sanità che funziona meglio della nostra”.
Un giudizio che premia l’impegno dei nostri operatori sanitari e
nel complesso della nostra Sanità, apprezzata a quanto pare maggiormente
all’esterno che all’interno del Territorio. Il ‘nemo propheta in patria’ di evangelica
memoria ritorna ancora una volta d’attualità.
Marina Lazzarini
Segretario PSD