Care compagne, cari compagni e graditissimi ospiti,
oggi si festeggia una ricorrenza storica importante per
tutto il Paese: il 28 luglio del 1943, a distanza di tre giorni dalle
dimissioni del duce Benito Mussolini e dalla caduta del fascismo in Italia, a San
Marino vennero sciolti il partito fascista, il Consiglio e indette nuove
elezioni.
La
ricorrenza di oggi fa parte delle nostre radici, è
quindi fondamentale per noi, per ricordarci
chi siamo, per ricordarci la strada percorsa, le lotte e le conquiste ottenute
con l’impegno e il sacrificio di tanti compagni e concittadini.
Siamo
gente di sinistra e siamo orgogliosi di esserlo!
Siamo
quelli che 60 anni fa hanno fondato l’Istituto per la Sicurezza Sociale, l’ISS, e
che vogliono continuare a difenderlo. E se oggi si presentano delle criticità, dobbiamo
risolverle e superarle, migliorando i servizi di cui la cittadinanza ha
bisogno.
Siamo la forza politica che raccoglie l’eredità della
migliore sinistra sammarinese, l’unico
partito del Paese che fa parte del Partito Socialista Europeo.
Siamo quelli delle battaglie
sindacali per il lavoro del dopoguerra e siamo ancora noi quelli delle
lotte degli anni ’70 per la cittadinanza
alle donne sammarinesi che l’avevano persa con il matrimonio.
Come diceva domenica scorsa
Valter Veltroni sull’Unità, “La sinistra è un punto di vista, una sensibilità,
un sistema di valori. È guardare il mondo pensando di includere, di dialogare,
di promuovere libertà e diritti. Per questo è una parola bella, viva, grande. Sinistra non è una parolaccia e non va
mortificata in un ruolo di testimonianza ideologica ed esclusiva, in una
identità chiusa, tesa a difendere ciò che è. Questa è la sinistra del “no” ai
cambiamenti, alle innovazioni ed è una contraddizione in termini, perché la sinistra è cambiamento.”
La sinistra oggi anche a
San Marino va rinforzata e va superata la
frammentazione, dobbiamo guardare avanti con questa consapevolezza, abbandonando le paure del passato;
proprio per questo, in linea con il documento conclusivo dell’Assemblea del 25
marzo scorso, abbiamo stretto un accordo di collaborazione con il Partito
Socialista e promosso gli incontri del Tavolo Riformista con PS, SU e Civico 10
su temi di interesse comune.
La
sfida della sinistra oggi è portare quel punto di vista, quella
sensibilità e quei valori di libertà, dialogo, solidarietà e inclusione
nell’incontro con altre culture, non solo europee, nella società di oggi,
profondamente cambiata nel corso degli ultimi 10 anni.
La
Libertà, la Pace sono concetti universali, che non possono
essere disgiunti dalla giustizia sociale; non ci può essere Pace senza
giustizia sociale. Ci sta a cuore che San Marino diventi una terra di dialogo
fra i popoli, anche attraverso l’attribuzione della sede di un organismo
internazionale.
Giustizia
sociale vuol dire riconoscimento dei diritti umani per tutti,
vuol dire diritto al lavoro, lotta
allo sfruttamento, al lavoro nero, equità
ed equilibrio nelle retribuzioni fra le categorie e senza distinzioni fra
uomini e donne, giustizia sociale vuol dire diritto all’assistenza sanitaria
gratuita e ad una pensione equa.
Giustizia sociale vuol dire anche che tutti devono contribuire in base al proprio
reddito, quello vero, al sostegno del sistema Paese, quindi lotta all’evasione fiscale con tutti i mezzi
e alla corruzione che è il cancro della società, noi abbiamo a cuore il
pareggio di bilancio e ce la possiamo fare; nello stesso tempo è necessaria
un’azione di diffusione della cultura della legalità a tutti i livelli della
società.
Giustizia sociale vuol dire riconoscimento dei diritti civili per tutti, senza distinzioni in
base alla religione, al sesso o all’orientamento sessuale.
Ci stanno a cuore i percorsi di civiltà, richiedono una
maturazione culturale di base. La
modifica alla legge residenze nell’ultima sessione consigliare ha
introdotto la possibilità di risiedere in territorio per il convivente
straniero per motivi solidaristici e di mutuo aiuto: non è solo un piccolo
passo avanti, è l’abbattimento di un muro! Chi vive in quella situazione lo sa
bene. Certo avremmo preferito il riconoscimento dei matrimoni civili fra
persone dello stesso sesso, evidentemente i tempi non sono ancora maturi, ma la
strada imboccata è quella giusta.
Giustizia sociale vuol dire attenzione ai diritti delle persone con disabilità.
Nel dicembre scorso è stata approvata la legge quadro per il sostegno dei
diritti delle persone con disabilità e sono stati già approvati diversi DD che
completeranno quel quadro. Anche questa è una conquista che ci sta molto a
cuore, ha avuto tempi lunghi, ma ce l’abbiamo fatta.
Giustizia sociale vuol dire una buona scuola per tutti, senza distinzioni, una buona formazione di
base che garantisca ai nostri giovani la libertà
di scegliere e costruirsi il proprio futuro, ci stanno a cuore la nostra scuola e la nostra Università.
Poco meno di un mese fa è tornato in edicola il
quotidiano “L’Unità” e già dal primo numero nella rubrica “Dialoghi” sta
pubblicando a puntate l’Enciclica di
Papa Francesco, ”Laudato Sì”, sulla cura della casa comune, cioè la Madre Terra.
“La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune
comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di
uno sviluppo sostenibile e integrale.
(...) I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è
possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla
crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi.”
La “giustizia
ecologica” fa parte oggi di quel punto di vista, della sensibilità e
del sistema di valori della sinistra europea e del PSD.
Quindi ci sta a cuore che l’agricoltura sul territorio sammarinese diventi tutta biologica, ci sta a cuore la diminuzione della produzione di rifiuti,
ci sta a cuore che nel paese si estenda la raccolta porta a porta su tutto il
territorio e non si parli mai più di
termovalorizzatore a San Marino, ci sta a cuore che non si installino
fabbriche che inquinano l’acqua, l’aria o il terreno, ci stanno a cuore il risparmio energetico e la diffusione delle energie
rinnovabili, ci sta a cuore che San Marino diventi terra della biodiversità, come indicato nella legge di iniziativa
popolare chiamata “ Legge dei semi” e che un ulteriore consumo del territorio
venga limitato al massimo e con criteri rigorosi.
Infine, noi siamo quelli che puntano all’adesione
all’Unione Europea, perché noi siamo
europei e vogliamo essere cittadini europei, con i doveri ma anche i
diritti che spettano ai cittadini. Ora stiamo facendo il percorso dell’Accordo
di Associazione e lo dobbiamo fare bene, con impegno, responsabilità,
partecipazione e tanta competenza,
perché da questo dipende lo sviluppo dell’economia dei prossimi 20 anni. Ci sta a cuore un’Europa dei popoli,
un’Europa con più politica e meno finanza, più dialogo e meno imposizioni, ci stanno a cuore gli Stati Uniti d’Europa.
Quando si parla di identità io penso a tutto questo per
il PSD. E sono profondamente orgogliosa di essere il Segretario di questo
partito!
Mi stanno particolarmente a cuore i nostri 9 consiglieri
e i nostri 3 Segretari di Stato, perché
tutti quanti danno l’anima per questo Paese.
E sono profondamente orgogliosa di tutte quelle persone
con la maglia rossa con la scritta “100%
volontario” che vedete in giro a lavorare per la festa, sono loro la forza del partito, insieme
a tutti voi che lo sostenete.
Un ringraziamento particolare a Romina e Stefano che
hanno organizzato tutto quanto, insieme al Presidente Francesco e Antonello.
Grazie
a tutti compagni e
buona festa della Libertà!