Domenica 26 ottobre 2014
“Questa non è politica!” mi ha detto un’ amica dopo aver ascoltato
l’ultimo Consiglio Grande e Generale per radio. Anche io non credevo alle mie
orecchie mentre ascoltavo... eppure è successo!
Il litigio fra i due consiglieri
è un segnale fortissimo di come si stia degradando il clima dentro e fuori dal
Palazzo. Certo le responsabilità sono diffuse, ma è fondamentale scongiurare e
non alimentare lo scontro sociale, che non porterebbe niente di buono.
Bene hanno fatto gli Eccellentissimi
Capitani Reggenti ad ammonire per i toni inaccettabili del litigio, richiamando
tutti i consiglieri al senso di responsabilità che a loro compete per la carica
che ricoprono.
La questione morale va chiarita
fino in fondo, il PSD lo ha detto più volte. Io ho piena fiducia nell’operato
della Magistratura, chi ha usato la politica per il suo tornaconto deve pagare,
restituire al paese il mal tolto e liberare il campo. Alle prossime elezioni si
dovranno presentare ai cittadini partiti e candidati puliti, senza ombre o
dubbi sulla testa. Un rinnovamento, una “rigenerazione” necessaria da compiere in
tempi brevi.
Vanno individuati dei criteri
chiari riferiti al coinvolgimento di politici nella questione morale,
funzionali a al perseguimento della verità, per non cadere nel giustizialismo e
nella caccia alle streghe, a cui purtroppo è capitato di assistere. La
giustizia sommaria, quella da bar, non è giustizia!
Non è una questione limitata solo
a chi fa politica, ma di sistema. Basta guardare indietro, i soldi facili non
esistono più; le tasse vanno pagate da tutti in base al reddito reale ed
accertato di ognuno, nascondere al fisco i capitali è un furto alla
collettività; il lavoro è un diritto, dà dignità e va svolto con il massimo
dell’impegno in modo particolare se alle dipendenze dello Stato, che va
garantito e tutelato in ogni situazione. Tangenti, clientelismo, bustarelle,
conflitti di interesse ad ogni livello sono estorsioni contro lo Stato e contro
ogni cittadino. Dobbiamo consolidare una diffusa cultura della legalità.
Contemporaneamente, bisogna assolutamente guardare avanti!
San Marino è un paese
straordinario, per la sua storia millenaria di pace, per la sua tradizione di
ospitalità, per la vivacità della piccola e media impresa, ma soprattutto per
il suo capitale umano! I nostri giovani hanno una cultura molto alta, capacità
intellettuale e di adattamento, competenze linguistiche, artistiche e tanto
altro: sono un capitale inestimabile!
Dopo anni di lavoro difficile e
pesante per trasformare questo paese da paradiso fiscale relegato in black list
a paese trasparente e collaborativo in procinto di uscire dalla zona grigia ed
entrare in white list, oggi siamo pronti per fare il grande salto e tornare ad
essere un paese appetibile per gli investitori esteri.
Ma oltre alle garanzie economiche
e legislative, gli investitori interessati e che stanno entrando a San Marino chiedono
stabilità politica, vogliono essere rassicurati sulla continuità delle
condizioni offerte: una crisi di governo in questo momento sarebbe un atto
irresponsabile nei confronti di tutta la comunità sammarinese e soprattutto nei
confronti di chi è senza lavoro e non sa come arrivare a fine mese!
In passato sono stati fatti molti
errori, è vero e dimostrato.
Dobbiamo considerare, però, che
siamo un piccolo grande popolo, sparso su tutto il globo, capace di lavorare
sodo, di adattarsi, di emigrare, di reinventarsi creativamente, di ammettere i
suoi errori e cambiare!
Un popolo così è straordinario e
non si deve affossare. Ci vuole uno scatto di orgoglio e di fiducia!
Siamo in un periodo accelerato di
declino, nel mondo occidentale, di una cultura diventata ormai troppo rigida
per far fronte alla sfida di condizioni che stanno mutando e, come conclude F.
Capra nel suo libro – Il punto di svolta - , “Mentre la trasformazione è in corso, la cultura declinante si rifiuta
di mutare, aggrappandosi ancor più tenacemente alle sue idee superate... esse
continueranno però inevitabilmente a declinare e a disintegrarsi, mentre la
cultura nascente continuerà a propagarsi, sino ad assumere a sua volta il ruolo
di guida. All’approssimarsi del punto di svolta, la consapevolezza che attività
politiche a breve termine non potranno impedire mutamenti evolutivi di questa
grandezza, ci fornisce la speranza più forte per il futuro.”
Marina Lazzarini
(Segretario PSD)